Ristrutturazioni, gli italiani spendono di più in nuovi bagni e cucine
Un’indagine Tecnoborsa mostra come nel biennio appena passato le famiglie abbiano riqualificato casa solo parzialmente per un problema di costi. C’è chi investe anche in risparmio energetico sostituendo la caldaia.
Stefania Aoi
Hanno ristrutturato soprattutto i bagni e la cucina le famiglie italiane, o almeno quell’8 per cento che tra il 2014 e il 2015 ha messo mano al portafoglio per rimettere a posto casa. Più di quattro su dieci hanno rinnovato le piastrelle, la rubinetteria e i sanitari, mentre poco meno di quattro su dieci hanno scelto di rinnovare piani cottura, e comprare nuovi elettrodomestici. Solo il 22 per cento è intervenuto nelle camere da letto e il 24 per cento nel soggiorno.
È quanto rivela l’indagine 2016 realizzata da Tecnoborsa e pubblicata nell’ultimo numero dei Quaderni di economia immobiliare. Questo osservatorio delle Camere di commercio italiane ha preso a campione 2.147 persone. La parte d’Italia maggiormente interessata da lavori di riqualificazione è stato il Nord-Ovest del paese. Qui hanno messo in subbuglio i propri appartamenti soprattutto coppie senza figli. Quelle con bimbi piccoli non hanno potuto spendere e hanno preferito rimandare.
Il denaro è il grande problema. E questo lo si capisce anche dalla tipologia di interventi. Spesso si tratta di ristrutturazioni parziali. Appena il 16 per cento degli intervistati ha fatto lavori sull’intero immobile. La metà di coloro che hanno deciso di sistemare casa ha puntato soprattutto su interventi per ammodernare gli impianti elettrici, del gas o dell’acqua. Ma c’è anche chi ha speso per rinnovare le pareti, gli infissi e i pavimenti (vedi grafico).
Di sicuro, il desiderio di rinnovare l’immobile facendone aumentare il valore e sfruttando gli incentivi del governo è il motivo che ha spinto quasi 8 persone su dieci. Un 6 per cento lo ha fatto per avere un risparmio energetico. E ancora una volta è nel Nord-Ovest che si trova la percentuale più elevata di chi ha eseguito tali opere per rendere più efficiente la propria abitazione.
Tra gli interventi più frequenti c’è stata la sostituzione della caldaia (34 per cento delle famiglie). Subito dopo ecco la sostituzione delle finestre (28 per cento) e il rifacimento dell’impianto elettrico (27 per cento). A seguire, c’è chi ha deciso di installare pannelli solari per riscaldamento e produzione di acqua calda (11 per cento), e chi di sostituire con vetri termici (11 per cento) le vecchie finestre.
Se per risparmiare sulla bolletta alcune famiglie ristrutturano, secondo l’indagine Tecnoborsa, sono tanti anche coloro che usano piccoli accorgimenti come spegnere le luci passando da un ambiente a un altro (68 per cento degli intervistati), utilizzare lampadine a basso consumo (58 per cento), piuttosto che spegnere tv e radio a fine giornata (42 per cento). Il 36 per cento cerca di acquistare elettrodomestici che consumano poco.
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