Immobili, nel 2015 la Lombardia regina delle compravendite
Secondo i dati Agenzia delle Entrate e Abi, è questa regione a valere da sola circa un quinto del mercato nazionale. Si acquista di più un po' in tutta Italia, tranne che in Valle d'Aosta e Molise.
Stefania Aoi
E' la Lombardia, la Regione italiana che registra il maggior numero di compravendite e da sola rappresenta circa un quinto dell’intero mercato nazionale. Con un +9 per cento rispetto al 2014, quest'area del paese batte il Veneto che comunque vede una crescita superiore (+12,1 per cento), la Toscana e il Friuli Venezia Giulia (+10,8) e la Basilicata (+10,2).
Altre regioni che vedono una ripresa sono la Sardegna (+8 per cento), l’Abruzzo (+7,2), l’Emilia-Romagna e le Marche segnano un quasi 7 per cento. Sotto questa percentuale ma sempre in crescita anche le compravendite in Piemonte, Campania, la Sicilia, l’Umbria, la Puglia, la Liguria e il Lazio. Stabile la Calabria, mentre mostrano un tasso negativo la Valle d’Aosta (-1 per cento) e il Molise (-5,4). E in genere, dopo l'inesorabile calo delle transazioni di immobili residenziali iniziato nel 2007, il 2015 è stato all'insegna della crescita in Italia (+6,5 per cento), che ha consentito di raggiungere le 449mila transazioni contro le 421mila dell'anno precedente (Rapporto immobiliare 2016 - Agenzia delle entrate e Abi).
È aumentata anche la superficie media per unità abitativa comprata: circa 106 metri quadri, in crescita del 7,4 per cento. Ma se nei Comuni non capoluogo di provincia questa ha raggiunto i 110 metri quadri, nelle città più grandi ha toccato i 99 metri quadri. Un dato che ha fatto crescere anche il valore di scambio delle abitazioni, passato dai 72,1 miliardi di euro del 2014 ai 76 miliardi del 2015.
Se il residenziale va bene, cresce anche il mercato delle pertinenze, con gli scambi di magazzini in aumento del 3,8 per cento e quello dei box e posti auto del 4,5 per cento. Per quanto riguarda il mondo delle case in affitto, nel 2015 si registra un calo del del 2,3 per cento del canone annuo medio, pari a 60,6 euro al metro quadro. La superficie media locata è stata pari a circa 92 metri quadri e le abitazioni oggetto di nuovo contratto di locazione sono state circa il 6 per cento dello stock disponibile, per un valore complessivo di 4,6 miliardi di euro di canone annuo. Nel 60 per cento dei casi si tratta di contratti ordinari di lungo periodo. Solo il 18 per cento sono contratti ordinari transitori, il 20 per cento quelli a canone concordato e il 2 per cento quelli per studenti. Tra le grandi città, gli affitti di importo più elevato si pagano a Milano, Roma, Firenze e Bologna.
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